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Tango Podcast in Italiano – Numero 74 – Astor Piazzolla 5

Nella puntata precedente abbiamo iniziato a tradurre l’intervista di Astor Piazzolla a un giornalista del 1988. Oggi continueremo da dove ci eravamo lasciati.
Piazzolla racconta della sua giovinezza a Buenos Aires, dove lavorava in un’orchestra e trascorreva le sue serate al Cafè Germinal ad ascoltare Aníbal Troilo. Fu proprio durante questo periodo che Piazzolla ebbe l’opportunità di sostituire uno dei bandoneonisti di Troilo e iniziò a suonare con l’orchestra.
Nel corso della sua carriera, Piazzolla ha collaborato con diverse cantanti femminili, tra cui Amelita Baltar e Milva. Inoltre, ha incontrato il famoso pianista classico Arthur Rubinstein e ha composto musica per il pianoforte.
In questa puntata ascolteremo alcune delle sue creazioni con queste artiste e approfondiremo ulteriormente la sua storia.

Potete ascoltare i seguenti brani:

El Pillete – Astor Piazzolla;
El Gordo Triste – Astor Piazzolla canta Amelita Baltar;
Che tango che  – Astor Piazzolla canta Milva;
Quejas de Bandoneon – Astor Piazzolla;
Libertango – Astor Piazzolla;
Adios Nonino –  Astor Piazzolla.

Cortina iniziale: Junto a Bach en Leipzig – Nestor Vaz Tango Trio.
Sottofondo: Verano Porteño – Arminda Canteros

Durata: 32′  55″

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2 commenti su “Tango Podcast in Italiano – Numero 74 – Astor Piazzolla 5”

  1. Ciao Tom,
    Grazie per i complimenti, davvero sono graditi (e necessari!), spero di continuare a lungo con il podcast. Sinceramente è una gran bella attività per me, ma richiede molto lavoro e anche qualche investimento che non sempre è facile da sostenere con i tempi che corrono. Inoltre dopo quasi 75 puntate diventa difficile scegliere i temi da trattare in ogni singola puntata. Per non parlare di raccogliere il materiale per realizzarla una volta scelto l’argomento da trattare. Comunque credo che andrò avanti per un pezzo ancora e spero per metà marzo di introdurre dei miglioramenti tecnici, infatti ho comprato un equipaggiamento nuovo con la speranza di offrire un suono ancora migliore per il podcast, suono che secondo me è già sodisfacente per un progetto amatoriale.
    Adios Nonino nella puntata numero 74, si sono totalmente d’accordo con te, è una versione fantastica. Se ti riesce di trovare il disco, a te o a chiunque, dal titolo: Astor Piazzolla – The Central Park Concert – Chesky Records JD107 non fartelo scappare, sono “euri” ben spesi. Nella puntata n. 71 trovi la Milonga del Angel dallo stesso disco .. sublime. Forse questo disco di Piazzolla insieme a qualcun’altro uscito per la etichetta Pangea sono quelli che da vari punti di vista sono quelli con un “atteggiamento” nella produzione/confezione/suono più orientati a un mercato globale e come tali suonano alle orecchie di un ascoltatore del XXI secolo come più attuali, ergo più “belli”. Ma questo al Central Park è uno dei miei preferiti della mia lunga collezione.
    Gotan Project….. ay! ay, ay! Que dirti? Que dire? La penso come Piazzolla pensava rispetto ai ragazzi che 30 anni fa mischiavano tango e rock (anche 40 anni fa c’era chi lo fece in modo magistrale mischiando musica propria, tango alla Piazzolla e rock che sembra uscito da St. Peppers dei Beatles, erano Los Shakers, ma quella è un’altra storia), lui guardava con interesse e simpatia ogni iniziativa creativa, specie se da parte dei giovani, ma sosteneva e io sono d’accordo che quello NON E’ TANGO, anche se ha a volte il profumo del tango! Così come la carne alla brace non è asado, anche se hanno un profumo molto simile! Il lavoro dei Gotan Project, e ancor di più di Bajofondo Tango Club comunque ha una sua dignità e per certi versi valore artistico ed è una ventata di novità o di freschezza (specie nei primi dischi) sull’asfitico panorama della musica da consumo a livello mondiale. Un colpo messo a segno da Philippe Cohen Solal per i Gotan e Gustavo Santaolalla per i Bajofondo, ma non è un caso che il Gotan venga da Parigi, capitale mondiale da un punto di vista culturale, e Bajofondo in realtà sia un figlio di Santaolalla che sta più a NY che in altre parti del mondo. Dei Gotan ho molto apprezzato l’omaggio/cover di un brano di Frank Zappa – altro mio amore – La Revancha del Tango – Chunga’s Revenge, un disco e brano del 69 se non vado errato.

    A presto

  2. Ciao Ernesto,
    complimenti per il podcast, è un’ottima iniziativa e spero che potrai continuare a svilupparla a a lungo!
    Da qualche tempo sto imparando dei tanghi con la fisarmonica cromatica, con grande fatica ma anche grande passione:) Non è la prima volta che ascolto dei tanghi, ma devo dire che le registrazioni di Piazzolla degli ultimi anni sono le mie preferite in assoluto.
    Trovo magistrale l’arrangiamento di Adios Nonino che hai incluso in questa puntata, così come trovo sempre emozionante ascoltare la Milonga del Angel, soprattutto la versione incisa col New Tango Sextet.

    Volevo poi farti una domanda: in Maggio c’è il tour dei Gotan Project in Italia, cosa ne pensi dei loro lavori, vecchi e nuovi?

    grazie,
    tanta buona musica

    Tom

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