Podcast con materiale a scopo didattico, e senza fini di lucro, per la diffusione della cultura del tango
In questa puntata parliamo dell’evoluzione del canto e del ruolo dei cantanti nel tango.
Cantanti contemporanei.
Potete ascoltare i seguenti brani:
Mariposita – Ariel Ardit con El Arranque;
En Un Bondi Color Humo – Daniel Melingo;
Llueve En Constitucion – Aureliano Tango Club;
Naranjo En Flor – Juan Carlos Caceres;
Niebla Del Riachuelo – Brian Chambouleyron;
De Tardecita – Cristobal Repetto;
Buenos Aires Hora Cero/Las Luces Del Estadio – Orquesta Fernandez Fierro – Chino Laborde.
Cortina iniziale: Junto a Bach en Leipzig – Nestor Vaz Tango Trio.
Sottofondo: Pa’ Mis Compadres – Toto Mendes y Sus Compadres
Durata: 32′ 23″
3 commenti su “Tango Podcast in Italiano – Numero 82 – L’evoluzione del canto”
eh, direi che la tua risposta è più che chiara, quindi la domanda forse non era così difficile! comunque vista la conoscenza enciclopedica che hai del tango, mi interessava molto il tuo punto di vista sul tango nuevo!
Sul ballo sono piuttosto ignorante e sto cercando di capire da un mio amico ballerino qualche base tecnica. Rispetto alla musica concordo sul valutare le caratteristiche timbriche e orchestrali, come dici tu, anzichè il semplice richiamo sonoro di uno strumento o di una frase musicale.
Pensa che il mio maestro di fisarmonica definisce una variazione “alla moda” l’accompagnamento sincopato nel tango (per intenderci quello che si ascolta Libertango), ma ci tiene sempre a chiarire come la classica cadenza sostanzialmente regolare sia IL riferimento ritmico del tango, lasciando intendere che senza quello bisogna già stare attenti a parlare di tango…
per me è sempre difficile valutare le contaminazioni, non si sa mai dove si arriva: a volte nasce molta buona musica a volte solo espedienti commerciale. Per questo mi interessa imparare almeno a capire da dove si parte… e da qui le mie domande un po’ impertinenti!!
grazie un sacco e a presto!
tom
Ciao Tom,
Mamma mia, perché mi fai le domande difficili?!?! Lo so che molti non saranno d’accordo con me per quanto riguarda il cosidetto Tango Nuevo dal punto di vista musicale. Dal punto di vista della danza Tango Nuevo, è tutto quello che è successo come evoluzione dagli anni ’80 fino ad oggi. Fin lì nulla da dire, in quanto basta poco per rendersene conto dei legami esistenti con la (o le) maniere di ballare tradizionalmente e come si balla il “famoso” nuevo.
E’ inoltre vero che l’evoluzione non può essere incanalata o censurata in nessun modo, valga questo per la danza come per la musica.
Per quanto riguarda la musica, e ci tengo a precisare di non essere un tecnico, ma un semplice melomane, è per questo sono conscio delle possibili insesatezze del mio ragionamento. I limiti, per quanto riguara la musica sono molto labili, però delle premesse potrebbero aiutarci nel intento di definire Tango Nuevo. Secondo me il criterio principe per questo tipo di operazione è il legame con il passato. Tango Nuevo allora diventa tutto quello che lega un brano con il passato. Sia per le caratteristiche timbriche, orquestrali, per le intenzioni del artista, che per parole e perché no, da un punto di vista sociale.
Ora, molto di quanto viene descritto come Tango Nuevo oggi giorno ha poco a che fare con il Tango, è soltanto musica elettronica con l’aggiunta di un bandoneon e qualchè altro accorgimento produttivo tale da catturare le orecchie de meno smaliziati.
Nel caso di Melingo, Aureliano Tango Club, Cristobal Repetto, Orquesta Fernandez Fierro, Cuarteto Ricacosa e compagnia bella, quello che ascoltiamo può essere considerato come Tango Nuevo per il contenuto, approccio e atteggiamento musicale che rispetta sia la tradizione, ma aprendo a tutte le influenze che il mondo d’oggi ci offre rimane legato al passato.
Che cosa ereditano di Piazzolla?…. domanda ancora più difficile, bisognerebbe chiederlo a loro, mi pare. Ma una cosa è certa senza Astor Piazzolla credo che nessundo di loro suonerebbe come lo fa oggi.
Saluti
Ernesto
Ciao Ernesto,
dopo qualche settimana ho finalmente avuto occasione di gustare con un po’ di calma le ultime puntate del podcast.
Una cosa che ho trovato interessante di quest’ultima sono gli esempi che fai di ciò che può essere definito tango nuevo (specialmente Aureliano e Melingo). Volevo chiederti questo: secondo te cosa ereditano di più questi musicisti da Piazzolla?
ciao e complimenti come sempre
buona musica
tom